Tre punti importanti, tre punti su un campo che, da parecchi anni, non ci dava soddisfazioni; erano gli anni 90 e, sia loro che noi, avevamo nomi diversi, entrambe obbligate a cambiare da fallimenti vari. Per quanto riguarda noi dobbiamo sempre ringraziare una manica di delinquenti che hanno fatto di tutto per farci scomparire come Novara Calcio. In ogni caso, anche se col nome diverso, in campo c'è sempre la nostra città, un’ottantina di novaresi hanno seguito la squadra in trasferta, pochi certo, ma mi accontenterei che come numero non si andasse mai sotto, visto che a volte siamo stati anche molti meno. Dall'altra parte i cremaschi presentano sempre lo stesso numero, diciamo che, se per noi è una fatica portare i novaresi in trasferta, loro sono eroici a tifare una squadra che di certo darà loro sempre meno soddisfazioni di quello che meritano.
Quella che poteva essere considerata una sfida salvezza, visto gli ultimi risultati, ha fatto capire che un po' meglio di loro siamo; questi tre punti ci hanno riportato in piena corsa play off, vedremo col tempo se la squadra del dopo mercato comincia a girare bene oppure è il nostro avversario gialloblu che era veramente scarso.
Una certezza l'abbiamo, Giuseppe quando corre sulla fascia non lo ferma nessuno, Cordaro ha dovuto abbatterlo nella sua area causando un rigore, va Calcagni sul dischetto, e al 16’ Crema 0 -
Novara 1.
La Pergolettese non ci sta, ci prova e pareggia su punizione di Careccia, deviazione che spiazza Minelli, 43° Crema 1
Novara 1.
L'espulsione di Tonoli al 52’ per fallo su Giuseppe condiziona la partita, la Pergolettese sparisce dal campo, il Novara potrebbe fare di più, ma bisogna aspettare l'88’ per esultare; un tiro di Ganz da fuori area subentrato nel secondo tempo chiude i giochi,
Novara che deve aspettare la superiorità numerica per dominare la Pergolettese, ma l'importante era vincere.
Domenica verra’ da noi il Renate, squadra che conosciamo, squadra senza tifosi ma che in campo dimostra sempre qualità, domenica vedremo le reali intenzioni della nostra società, visto che chi di dovere parla di categorie superiori.
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