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Ci sono volute ben 15 partite per un sospiro di sollievo; finalmente abbiamo lasciato la solitudine dell'ultimo posto e adesso siamo in buona compagnia, non salvi ma almeno non più in fondo al baratro. Tutto ciò ci fa capire una sola cosa, che questo, probabilmente, è il campionato più scarso al quale abbiamo mai partecipato, basti pensare che la squadra prima in classifica, il Mantova, per riuscire a vincere contro di noi ha dovuto beneficiare di non pochi aiuti da parte dell'arbitro. A parte questo, noi con il Lumezzane abbiamo pareggiato, nulla di sensazionale, se non fosse che il "dopo Vercelli" sta lasciando uno strascico positivo; palese la nostra scarsità in campo ma rabbia e grinta i nostri giocatori l’hanno sempre dimostrata; nessuno ha mai imputato a questi ragazzi la mancanza di impegno, le lacune dei nostri giocatori sono mancanza di idee calcistiche e mancanza di gioco. Ma, come in tutte le cose, alla fine la buona volontà premia, questi giocatori stanno dimostrando attaccamento alla squadra, molto più di giocatori del passato, giocatori tanto idolatrati ma con poco merito.

Tornando alla partita di domenica, come capita ovunque, tranne per la trasferta di Vercelli, siamo circa un centinaio, un po' pochi e non perché non si creda in questa squadra, semplicemente perché il novarese è così: occasionale da sempre.

Bello, comunque, rivedere questo stadio che, non molti anni fa, ci regalò una promozione insperata, ma sono solo vecchi ricordi da tifoso romantico quale io sono, anche se per chiarezza quella era un'altra squadra, che grazie a chi ben sappiamo non esiste più; in ogni caso pochi noi ma praticamente nessuno sugli spalti per tifare il Lumezzane ed è un peccato visto l'onestà economica di queste squadrette fatte di industriali del territorio.

Come ci capita spesso anche nel Lumezzane troviamo giocatori che da noi non avevano fatto male e che quindi si meritano un saluto ed un applauso; comincia la partita e notiamo subito una cosa, in campo quelli scarsi non siamo solo noi, le squadre si equivalgono in tutto, praticamente zero gioco.

I primi 45 minuti si chiudono con un'azione sterile da entrambe le parti, mentre il secondo tempo si apre subito col vantaggio del Lumezzane, al 51° Spini da fuori area tira una bomba che passa alla destra di Desjardin, dalle immagini sembra incolpevole, anche se, come già detto in precedenza, ormai non da più sicurezza e tranquillità alla squadra.

Non passa molto e i nostri avversari cercano di chiudere, al 75° dal lato sinistro Taugourdeau fa partire un bel tiro che sbatte, per fortuna nostra, contro la parte alta della traversa; una palla che, entrando, di certo avrebbe chiuso la partita. Pochi minuti dopo entra sul terreno di gioco Simone Pesce, nostra vecchia conoscenza, 41 anni e ancora non molla, complimenti a lui.

Il Novara decide finalmente di provarci e, dopo un paio di tentativi, al 90° il pallone schizza fuori dall'area, lo intercetta Calcagni che, con un bel tiro, non sbaglia e pareggia: Lumezzane Novara

1 – 1.

L'ultima azione è degli avversari ma, per fortuna, senza consistenza; triplice fischio ed esultanza da parte nostra, un punto, in questo momento, non solo ci basta per la classifica, ma basta a noi per tornare a respirare; la strada è quella giusta, giocando con rabbia e grinta, insistendo in questo modo, potremo levarci soddisfazioni e non solo noi, anche il presidente, decisamente in difficoltà alla ricerca di aiuto economico che probabilmente da questa città non avrà mai. Una città, Novara, che festeggia per il grande tennis, festeggia per un mondiale di motociclismo ma, probabilmente, non conosce neanche i colori della nostra squadra.

Domenica ci sarà il Vicenza, storicamente con loro non c'è odio, del resto il nemico del mio nemico, è mio amico e in veneto non siamo molto amati, magari non proprio amici ma domenica saranno comunque in tanti, come è loro consuetudine.

Squadra che probabilmente in questa categoria muove più tifosi in trasferta, un attaccamento non facile da trovare, cerchiamo di non fargli trovare uno stadio completamente vuoto e che il Novara giochi quella che ormai è la sua classica partita, un termine che ormai non si usa più, vogliamo una squadra operaia e alla fine qualunque sarà il risultato riceveranno gli applausi, se meritati.

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