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Chi visse sperando...

novaracapitale


Una partita, tanti problemi, qualcuno direbbe pure troppi; sta di fatto che, per nostra fortuna, questo è un campionato scarso, quindi raggiungere certe posizioni è ancora alla nostra portata. In quel di Busto raccogliamo un giusto pareggio, le cose si erano messe bene per noi ma, quando in campo regna la confusione e viviamo di altruismo decidendo anche di regalare rigori ed errori difensivi, allora le cose cambiano in un istante.


Una partita giocata di martedì, tardo pomeriggio in una zona altamente lavorativa, un giorno ed un orario così assurdi, che non possono far altro che concorrere a svuotare ancora di più uno stadio che, già di solito, non è pieno. Questa partita è un recupero, con le sue motivazioni e lo hanno incastrato dove si poteva, ma, già in origine, si sarebbe dovuto giocare in settimana; non so chi decide giorni e orari ma immagino arrivi da zone dove il reddito di inclusione la faccia da padrone, quindi non lavorando godono di parecchio tempo libero.


Peccato perchè questo è un derby storico, uno di quelli che, tempo fa, impegnava molto le forze dell'ordine; la curva dei novaresi entra circa 20 minuti dopo, non per contestazioni varie ma, come descritto anticipatamente, perchè rimasti bloccati nel traffico tra gli obblighi stradali dettati dalla polizia municipale, ma la cosa non sorprende, i vigili una cosa devono fare e la fanno pure male. Al contrario i bustocchi in curva ci sono, un bel numero e pure rumorosi, ma il resto dello stadio si presenta deserto.


In tutta questa depressione si gioca e il Novara non parte male, sembra di vedere la partita contro l'Alcione e la cosa fa paura, al 22’ bell’assist di Giuseppe, Ongaro con un bel diagonale la infila, 1 a 0 per noi, vantaggio meritato. Ma al 39’, un fallo inutile in area di Riccardi su Sassaro permette alla Pro Patria di pareggiare su rigore con Terrani; Pro Patria 1 Novara 1.


Il primo tempo finisce con qualche occasione in più per i nostri avversari, un secondo tempo, invece, mediocre da entrambe le parti; termina la partita con un pareggio giusto, la Pro Patria lamenta i troppi infortuni e noi una mancanza totale di lucidità quando qualche avversario capita nella nostra area, così non si va da nessuna parte, anche se leggermente più su in classifica al momento rimaniamo da play-out.


Poi dipenderà da tenta cose, se Ongaro troverà continuità, se Ganz riceverà un po' più di aiuto e se la difesa tornerà di ferro come il fine stagione scorso, se succederà tutto questo, qualcosa potrebbe cambiare.


Sabato da noi verrà la Pergolettese, squadra da sempre fastidiosa ma non particolarmente odiata, insomma, non si prevedono fastidi fuori dal campo; in campo invece chissà, invitiamo sempre il nuovo direttore sportivo di cercare al più presto una punta seria. Il problema è che, la punta seria, bisogna pagarla e non so quanto certi personaggi siano d'accordo.


Ma del resto chi visse sperando... Mori non si può dire... Oppure si.

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