Essere o non essere, con Ongaro oppure senza Ongaro; tutti quest'anno l'abbiamo amato e l'abbiamo odiato e, tra non molto, sapremo se rimarrà con noi. Situazione strana per un giocatore di calcio canadese, visto che i canadesi sanno fare tantissime cose ma non sanno giocare a calcio, Ongaro che, viste le pretese di Trump, molto presto potrebbe cambiare cittadinanza. Al contrario sarà difficile liberarci di un giocatore che non ha fatto molto, quel Ganz tanto ricercato qualche anno fa ma che a Novara non ha soddisfatto le aspettative.
In uno stadio pressoché deserto si è giocata la partita contro la Virtus Verona, attualmente seconda squadra di Verona, squadra famosa per la sua tifoseria di sinistra in una città dove la sinistra è una parolaccia. Delusione, da parte mia, perché normalmente sono pochi i loro ultras che vanno in trasferta, ma qui da noi non si sono presentati.
La nostra curva, nonostante i pochi presenti, si dimostra sempre bella allegra; bandieroni e ragazzi che hanno voglia di cantare.
La partita si gioca, sicuramente, con grosse aspettative vista l'ottima prestazione contro l'Atalanta 23.
Giornata molto fredda ma con un bel sole, si parte e si registra equilibrio fino al 30' quando, una traversa su colpo di testa di Morosini, anticipa di poco il vantaggio. Al 35' cross dalla sinistra di Calcagni per Ongaro che di testa non sbaglia,
Novara 1 Verona 0.
Si chiude il primo tempo con un vantaggio meritato che fa ben sperare per la nostra prima dell'anno al Piola.
Nel secondo tempo, come nel primo, una mezz'ora di equilibrio, al 78' la Virtus centra il palo; il portiere della Virtus si gira verso la curva novarese facendo un gesto antipatico per il loro gol mancato, per questo gesto, fino alla fine della partita, verrà salutato in continuazione dalla curva nord con gesti molto affettuosi. All'83' azione simile a quella del primo gol, sempre Calcagni dalla sinistra per Ongaro che, sempre di testa, ci porta al raddoppio, il loro portiere che, nonostante la spavalderia, si tuffa con parecchio ritardo. Ongaro, dopo più di due mesi di astinenza dal gol, oggi si presenta con una doppietta e, vista la sua probabile vendita, il suo procuratore si starà fregando le mani.
Ma non finisce qui, al 93°, su tiro di Ongaro che dimostra di saperci fare molto più di testa che di piede, respinta del portiere avversario, intercetta Calcagni che ci porta sul 3 a O; Calcagni che, dopo la bella prestazione, si merita questo gol.
Finisce qui con un Novara che è sulla buona strada per portare qualcosa di interessante a casa.
La prossima partita sarà una bella trasferta, nonostante si giochi di venerdì sera; si andrà a Lecco, tifoseria nemica con squadra in difficoltà e grosse tensioni tra ultras e giocatori causa gli scarsi risultati. Ma quelli sono problemi loro, andare a vincere lì, oltre che utile, sarebbe anche molto divertente; il problema è sempre lo stesso, una partita così importante per noi, il venerdì sera con la gente che ha problemi lavorativi quanto danneggia il nostro calcio? Ma questi sono ragionamenti da persone intelligenti e, notoriamente, chi comanda non lo è mai; in ogni caso i gruppi della nord si stanno organizzando per farla in pullman e per portare un bel gruppo di novaresi a Lecco.
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