top of page
Cerca

Furlan uno di noi

novaracapitale

Domenica scorsa c'è stata Novara-Triestina, ma questo pezzo assolutamente non vuole parlare di calcio. Leggendo le cronache post partita mi è balzata all'occhio la relazione, con successive sanzioni, da parte della lega calcio nei confronti della tifoseria ospite.

Avendo visto la partita molto vicino a loro mi domando, ma cosa avranno mai fatto i triestini di così drammatico? Lanciato oggetti in campo? Usato torce oppure fumogeni? No, niente di tutto questo, l’unica cosa, erano insistenti, in particolare, su un coro contro lo stato, colpevole non solo di omicidio, ma di reato impunito come capita spesso alle forze dell'ordine di tutto il mondo. Il problema è che, quando c'è di mezzo il panorama ultras, le forze dell'ordine, molto spesso, agiscono impunite.

Il motivo per cui i triestini odiano tanto queste istituzioni risale al lontano 1984; ci fu un derby tra Triestina ed Udinese, un derby molto sentito, per intenderci un po' come il nostro Novara Vercelli e nei pochissimi tafferugli all'uscita dallo stadio mentre Furlan con la sua sciarpa andava verso la sua auto, venne intercettato da un gruppo di poliziotti, portato in questura ed interrogato. Non contenti delle risposte ricevute, gli fu riservato il classico trattamento delle forze dell'ordine, ossia torture varie ed una manganellata talmente forte da causargli fratture varie sul cranio. Furlan, pestato a dovere, fu rimandato a casa; il giorno dopo, lamentando parecchio dolore, fu portato in ospedale e dopo tre settimane di coma morì, assassinato da una divisa dello Stato. Parliamoci chiaro, un delinquente rimane un delinquente anche con la divisa addosso, ma la cosa che rese complice lo Stato di questo omicidio fu la pena, un anno solo di sospensione al colpevole col reintegro proprio a Trieste, per poi essere mandato come istruttore presso la scuola di polizia. Sicuramente aveva molto da insegnare alle giovani leve; chi fa parte di questo mondo li conosce bene questi personaggi, violenti, rissosi, fuori di testa e rei di voler sfogare la propria rabbia repressa contro dei semplici tifosi, soprattutto se i tifosi sono soli.

Mi verrebbe da dire che questa è l'Italia, ma non è una prerogativa solo italiana, gli abusi derivano soprattutto dall'essere impuniti; negli anni ne abbiamo visti tanti di tifosi uccisi dallo stato, ultimo, solo per un fatto cronologico, ricordiamo Gabriele Sandri, ucciso addirittura con un colpo di pistola; il colpevole in questo caso fu punito un pochino più seriamente visto il clamore mediatico, cosa che con Furlan non ci fu.

Il mio rispetto va alla curva di Trieste, meritevole dopo tanti anni di lottare ancora per una simile causa; la curva piange uno dei suoi figli, uno di Trieste, che grazie allo stato non ha potuto avere una moglie, avere dei figli; alla madre tutta la mia solidarietà per non aver ricevuto alcun risarcimento e neppure le scuse da parte delle istituzioni. Si può, quindi, affermare che la particolarità è dovuta al fatto che in uno stadio non esistono solo due tifoserie, ma ne esistono tre, con la differenza che una delle tre non paga per le malefatte. Un ultras potrà anche andare in pensione, potrà anche smettere di combattere, ma una cosa non cambierà mai, l'odio per chi uccide in nome dello stato.

61 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

E solo calcio

Comments


bottom of page