La sofferenza nel calcio è forse l'esperienza di vita più importante che possa capitare a noi eternamente tifosi. Oggi è stata la classica partita dove tutti assieme, noi e i giocatori in campo, abbiamo sofferto; 90 minuti dove, per il gioco e la grinta in campo, avremmo accettato qualunque risultato, si sa, per noi le cose importanti sono l'impegno, il sudore, la rabbia, il resto non conta.
Le ultime settimane ci avevano preparato a partite come quella di oggi; il Mantova è arrivato da noi convinto di aver vita facile, portandosi appresso un discreto numero di tifosi, storicamente odiati dalla nostra città. In campo con loro quel Galuppini che, nonostante sia un buon giocatore, è da considerare un piccolissimo uomo, ma presumo nessuno avesse dubbi su questa considerazione. Il Piola si presenta con qualche tifoso in più rispetto al solito, saranno gli ultimi interessanti risultati oppure l'avversario abbastanza importante guardando la classifica.
La partita inizia con il Mantova subito avanti, ma dopo 4 minuti il Novara passa,
Corti dalla sinistra crossa in centro area, Bentivegna non sbaglia e fa gol. Da quel momento si puo dire che il Novara subisce un assedio totale, ma per fortuna senza esito e il primo tempo si chiude sul risultato di Novara 1
Mantova 0.
La seconda parte vede il Mantova nuovamente e costantemente all'attacco, nulla da dire, questa squadra, tutto sommato, merita il primo posto in classifica. Non passa molto, infatti, ed il Mantova pareggia, al 55' su calcio d'angolo Galuppini intercetta e la butta dentro festeggiando polemicamente ed insultando la tifoseria novarese. Capita sempre più spesso che i giocatori, dopo il gol, si divertano ad insultare le tifoserie, mi piacerebbe che, alla fine, questi personaggi avessero il coraggio di affrontarli i tifosi.
Passato questo episodio il Mantova insiste e permette al Novara qualche contropiede che, però, non riesce a sfruttare degnamente; finisce la partita col Mantova che vista la distanza dalla seconda in classifica può anche permettersi un pareggio. Al Novara, classifica alla mano, un punto non serve a nulla, ma un pareggio contro l'attacco più forte della categoria vale quanto una vittoria; il dato positivo rimane certamente la difesa, nessuno si aspettava un miglioramento così netto, il nostro reparto difensivo farà penare tante altre squadre. Dicono ci voglia parecchio tempo per amalgamare il tutto, vedremo quanto tempo ci metteremo noi, detto questo la squadra oggi ha mostrato veramente carattere e dedizione, la situazione rimane ancora grave ma nessuno dubita sull'esito futuro; confermo il mio complimento alla dirigenza, al momento ottimo lavoro.
Tra una settimana giocheremo con l'Atalanta U 23, al momento quinta in classifica, ma visti gli ultimi risultati per niente imbattibile, si giocherà sabato sera, sarebbe bello portare tanta Novara in quello stadietto di periferia.
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