Parliamoci chiaro, il calcio, per quanto mi riguarda, è composto da due parti, il calcio giocato, quello che guarda in una sola direzione, soldi, immagine e sopravvalutazione di un qualcosa che ormai è morto e poi esiste il mondo dei tifosi, fatto di eroi che, rispetto al calcio giocato, sanno cosa sia la sofferenza, la fatica, la gioia per una vittoria e la tristezza per una sconfitta, una fede fatta di sacrifici per seguire i propri colori e tanti soldi buttati.
Padova Novara è proprio questo, 40 persone che, nonostante il giorno lavorativo, riescono ad andare a Padova per vedere la nostra squadra; qualcuno potrà dire che 40 sono pochi e posso anche essere d'accordo, ma, al momento, da noi il Novara FC non è molto popolare, aggiungiamo una decina di amici da Rimini, nostri gemellati, che quando serve non fanno mai mancare la loro vicinanza.
Una partita di lunedì sera, una partita importante contro la prima in classifica avrebbe portato di certo più novaresi in trasferta se si fosse giocata di domenica, ma del resto che gli frega, in fondo siamo solo tifosi; i novaresi, tra l'altro, espongono uno striscione per ricordare l'omicidio di Gabriele Sandri, ucciso da un poliziotto solo perché era un ultras, oggi sono ben 17 anni dalla sua morte.
Al contrario la curva del Padova è assente perché sta combattendo la sua battaglia contro la città, onore a loro; la squadra prima in classifica che, probabilmente, andrà in serie B, ma loro combattono la loro battaglia fregandosene della probabile vittoria del campionato. Da parte nostra con i tifosi del Padova non c'è mai stato odio, anzi, devo dire che, per quanto riguarda il veneto, sono tra i pochi che sopportiamo. Altra cosa è la squadra, fatta da esseri arroganti e provocatori, partendo dal personaggio in panchina per arrivare a quelli in campo. In più il Padova si presenta con Liguori, condannato in primo grado per violenza sessuale e Cretella, al momento solo indagato; per quanto riguarda Liguori condannato in attesa di altri gradi di giudizio, si auspicava un fuori rosa visto che la sentenza era arrivata da pochi giorni; la città di Padova tace e l'allenatore definisce l'episodio semplicemente spiacevole...
Un giocatore che, se condannato definitivamente, meriterebbe calci in faccia oltre alla galera, ma questo è il calcio attuale, tante belle parole, tante manifestazioni di solidarietà contro la violenza sulle donne per poi far finta di niente. Bella ipocrisia!
Ma a parte tutto questo, che non mi sembra poco, si è giocato; il Padova è forte e lo dimostra subito, al 10° tiro di Valente da fuori area, Minelli respinge in tuffo sui piedi di Bortolussi che non sbaglia, Padova 1 Novara 0
Il Novara attacca in cerca del pareggio ma, nel nostro momento migliore, il Padova raddoppia, al 43° Capelli fa partire un tiro da fuori area e la infila 2 a 0 per i nostri avversari.
Minelli, in questo primo tempo, è sembrato un po' distratto, ma la squadra è sembrata esserci; il secondo tempo si apre con il Novara avanti in modo un po' disordinato, fino al 75° quando con una punizione dalla destra, quasi un calcio d'angolo, Lorenzini di testa la butta dentro, Padova 2 Novara 1.
Il Novara un pareggio lo meriterebbe ma finisce qui, con una sconfitta che, però, non ci abbatte.
Il Padova festeggia sotto la tribuna praticamente deserta, 2500 spettatori per la prima in classifica, neanche noi riusciremmo a fare peggio,
Novara, nonostante la sconfitta, merita gli applausi, i ragazzi ci hanno provato e questo è l'importante, giocarsela e vedere come va.
Domenica prossima si giocherà con la Clodiense, sfida inedita ma interessante, squadra che, nonostante venga poco considerata, si presenta sempre con un suo gruppetto ultras al seguito, onore anche loro, dall'inizio del campionato che giocano in uno stadio non loro, sentendosi privati della loro casa hanno scelto di seguire solo in trasferta, unica pecca sarà l'orario, alle 12:30.
All'ora di pranzo, abbiate fede tifosi, il calcio, tutto il calcio sta fallendo, molto presto noi per primi ci renderemo conto che il calcio, questo calcio è da buttare.
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