Sono un tifoso vecchia scuola che, nonostante internet, social ed affini rimane legato al passato. Lunedì mattina carta stampata, Gazzetta dello Sport e non solo e mi cade l'occhio su una notizia che, ultimamente, invade le nostre cronache sportive: la violenza nel calcio giovanile. Succede sempre piu spesso che arbitri probabilmente inesperti vengano aggrediti, picchiati ed insultati per errori che vengono giudicati tali da chi sta comodamente seduto sugli spalti oppure da chi dalla panchina dovrebbe capire le difficoltà e le paure di un ragazzo. Queste aggressioni raramente arrivano dai giocatori in campo spesso coetanei dell'arbitro, ma da persone che, vista la presenza dei figli in campo, dovrebbero richiamare alla calma e alla tranquillità di chi affaticato potrebbe incorrere in sviste o errori. Come si può educare un giovane allo sport oppure un arbitro all'imparzialita se ovunque va diventa una trincea? L'ultimo caso in termini di tempo parla di Gozzano, questa piazza definita civile dai più, dimostra che la realtà è sempre diversa da come la si dipinge. Una piazza poco giustificata se, mentre questo pseudo genitore aggredisce picchiando un giovane arbitro, nessuno cerca di intromettersi, dovendo lui stesso dolorante chiedere aiuto ai carabinieri. Si parla di prognosi di 5 giorni, nulla di grave per fortuna, ma mi piacerebbe in italia riuscire ad avere un calcio onesto e l'onestà nasce anche dalla comprensione; un errore se pur grave può sempre succedere, non vuol dire accettare passivamente, ma un conto sono i classici e sterili insulti da una tribuna, un conto è entrare in campo e aggredire un ragazzino perché di questo si tratta. Col tempo sto diventando intollerante nei confronti di certi personaggi, i tifosi fra di loro fanno anche le peggio cose, ma il campo è un'altra cosa, se non reggete la tensione di vostro figlio in campo perché lo vedete un campione ma realmente non è così, non prendetevela con gli altri Così facendo danneggiate tutti, soprattutto vostro figlio accreditandogli aspettative per un futuro che lui stesso probabilmente sa di non avere; le partite di certe categorie dovrebbero essere vietate a genitori incivili ed incapaci di sopportare tale tensione.
Il calcio italiano è finito, mettetevelo in testa, ormai siamo arrivati al fondo del barile.
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