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Il sangue sulle divise

novaracapitale

Viviamo in una nazione che, nonostante le false polemiche, dimentica in fretta; cariche della polizia, violenze gratuite, studenti picchiati a sangue in un rituale che non è per niente un’esclusiva attuale. E’ chiaramente scontato il fatto che la classe politica strumentalizza il tutto, chiamandolo col nome poco appropriato di svolta fascista, forse l’opposizione così si dovrebbe chiamare, ma di fatto opposizione non è visto che, anche in una situazione importante come questa, le loro parole valgono zero. Viviamo forse il primo vero governo di destra dal dopoguerra, infatti nessuno dica che il governo Berlusconi era di destra, neanche si avvicinava. Per chi non ha la memoria corta, è da quando sono nate le forze dell’ordine che hanno sempre massacrato il popolo; loro si nascondono sotto lo stemma dello Stato ma chi massacra il giovane, l’adulto e chicchessia perché protesta legittimamente per qualunque motivo, non è lo Stato ma un uomo. Un italiano che picchia a sangue altri italiani, magari non di nascita ma di appartenenza legale, un giovane per terra ed un gruppo di avvoltoi in divisa che si accaniscono sopra senza pietà, sono gli stessi che poi pretendono rispetto quando indossano quella divisa che spesso li protegge da guai legali per avere massacrato , umiliato, torturato, a volte ammazzato. Nel 2001, al famoso G8 di Genova successe di tutto, manifestanti che arrivarono dall’estero solo per fare disastri e provocare la polizia sapendo che poi la reazione sarebbe stata spropositata, come praticamente ha fatto Hamas con Israele, attaccare in modo brutale sapendo benissimo quale sarebbe stata la reazione di Israele. Nessuno si rende conto delle continue trappole che ci troviamo davanti, è così da sempre e non mi sembra che la destra, a parte ora, sia mai stata al governo. I manifestanti sono studenti, quindi presumo istruiti, non sanno che avanzando contro le milizie si finisce in questo modo? E se lo sanno, perché poi si lamentano delle conseguenze? Perché i politici adesso pretendono colpevoli quando nessun governo li ha mai consegnati? Sempre nel 2001 alla scuola Diaz, alcuni giovani vennero massacrati nel sonno, non è terrorismo questo? Non è nazismo questo? Non voglio e non dirò mai che non bisogna manifestare, bisogna farlo e anche combattere, sempre e comunque, ma bisogna mettere in conto che si può finire all’ospedale, finire in manette e prima della cella una bella ripassata da parte di agenti frustrati che possono sempre dire che sei caduto dalle scale. Adesso avete capito perché gli uffici della questura sono sempre in alto? Quando ero più giovane sentivo sempre dire dai più anziani che, durante una manifestazione, qualunque essa fosse, se c’era l’occasione dovevi picchiare perché loro lo avrebbero fatto e in ogni caso non avresti avuto mai giustizia. Certamente non solo l’Italia è così, ma noi siamo in Italia, la patria della democrazia, così dicono, ma possiamo dire e fare quello che vogliamo, la divisa puoi lavarla quanto vuoi ma il sangue non andrà mai via.

L’Italia unita è nata nel sangue, certe cose non cambiano

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