Imprecare si può
- novaracapitale
- 10 feb
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Imprecare si può, soprattutto se sei tifoso del Novara; se togliamo il pareggio grazie ad un ragazzo che, essendo appena arrivato a Novara, non gli è stata ancora fatta passare la voglia di giocare, qui non funziona nulla. Entrando al Piola, ti accorgi subito che gli occasionali di Vercelli erano più degli spettatori presenti con l'Alcione, che ha la sola colpa di non essere una squadra con un certo blasone anche se sta dimostrando che, rispetto a noi, è una squadra. Noi eravamo una squadra prima del mercato di riparazione, che, a Novara, sappiamo essere portatore di problemi in generale. Il nostro Novara arriva da una settimana pregna di polemiche e non solo dovute alla squadra, c'è stato il funerale di Raffaele, il tifoso della Pro Patria caduto nel fossato del nostro stadio, episodio molto triste, soprattutto perché lo stadio deve essere solo una forma di divertimento, soprattutto in queste categorie dove il tifoso non viene mosso dalle mode ma dalla passione vera per i propri colori. Raffaele farà, per sempre, parte della storia della sua città e, chiaramente, legato a questo episodio c'è il solito caos politico per capire di chi è la colpa e chi non ha fatto nulla per evitarlo.

Il Piola è uno stadio che, per quanto sia obsoleto, è a norma, quindi qualunque sia il problema o di chi sia la colpa, di certo non è dell'impianto; a chi dice che il Piola andrebbe abbattuto e rifatto, dico che potrei essere d'accordo ma la risposta è semplice, chi paga? Chi pagherebbe l'impianto? Soprattutto per una squadra che, ormai, vive costantemente col futuro sempre incerto, inoltre mi spaventerebbero i tempi, visto che ci sono voluti due anni per sistemare un ponte.
Per uno stadio lascerei il testimone ai miei nipoti...
Ultimo, ma non per importanza, l'8 febbraio è stato l’anniversario della morte di Stefano Furlan (08/02/1984), tifoso della Triestina che, dopo un derby contro l'Udinese, mentre tornava a casa, fu aggredito dalle forze dell'ordine, fu colpito alla testa da un manganello che gli procurò fratture craniche e, dopo parecchi giorni di coma, morì.

Capita raramente ma in questo caso ci furono condanne, lievi ma ci furono.
Ieri si è anche giocato, l'Alcione è più squadra e si vede; parte subito all'attacco e all’11’ Palombi, con un probabile tocco di mano non visto dall'imperfetto arbitro, la butta dentro, un gol confuso quanto difficile; il primo tempo il Novara non becca palla e rischia in più occasioni. Nel secondo tempo si vede qualcosa in più, la nostra squadra prova ad imbastire qualche azione ma senza impensierire la difesa avversaria; ci vogliono ben 80 minuti prima che il Novara si renda conto che sta giocando una partita e, tra l’altro, sotto di un gol. Si registrano un paio di azioni importanti e all’88’ Akpa, il nuovo arrivato, con un nome più facile da scrivere che da pronunciare, in mezzo a cinque difensori avversari, non sbaglia. Finisce qui, con la consapevolezza che il resto del campionato non sarà facile, ma, come sempre, noi ci saremo, saremo in pochi ma ci saremo. Sabato si giocherà in casa della Pergolettese, squadra che, come noi, è quasi sempre imbrigliata nella lotta per non retrocedere e, vista l'attuale posizione in classifica sia nostra che loro, non possiamo gioire.
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