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Italiano brutta gente


Niente da fare, noi italiani qualunque cosa succeda, siamo sempre considerati la razza peggiore. La cosa grave non è che questo pensiero arrivi da chissà quale popolazione straniera, che tutto sommato visti i precedenti potrebbe anche avere ragione, ma arriva dagli italiani stessi, a dimostrazione che noi italiani non saremo mai un popolo unito.

Veniamo definiti maschilisti per natura e questa considerazione viene presa come giustificazione per condannare una parte del popolo; pensiero assolutamente comprensibile vista la gravità degli ultimi accadimenti e sicuramente condanno personalmente qualunque forma di violenza, soprattutto la cosiddetta violenza di genere. L'Italia è una nazione che di cambiamenti, negli ultimi anni, ne ha fatti tanti, forse addirittura troppi, fino a perdere la sua identità, ma di certo non è un paese di assassini. Alcuni movimenti politici sbagliati, come al solito, cavalcano l'onda emotiva solo per opportunità elettorali e non di certo come soluzione al problema; non sarà un caso che, nonostante l'Italia riguardo ai femminicidi sia tra le ultime nazioni al mondo e i civilissimi paesi nordici tra i primi, noi veniamo sempre e comunque considerati i peggiori. Un ragazzo uccide quella che fino a non molto prima era la sua fidanzata, non ne conosciamo i motivi e di certo, qualunque possano essere, non giustificano l'atto probabilmente premeditato, ma invitare tutta la popolazione maschile a fare un "mea culpa" è una vergogna. La cosa strana è sentire certe cose da persone che giustificano la privazione dei diritti umani nei confronti delle donne in Iran, dove le stesse vengono picchiate e carcerate fino alla morte.

Mi piace ricordare la realtà storica italiana, c'era una donna, Nilde Iotti, una donna di sinistra che di certo sapeva cosa voleva dire lottare, una femminista vera e non fasulla come quelle attuali, lei lottava per l'uguaglianza e non per la superiorità. In Italia l'uguaglianza c'è già, nessuno nega i diritti a nessuno, eppure troviamo sempre il modo per negare tutto ciò, come si dice e com'è risaputo in Italia le regole ci sono, basta farle rispettare e non aggiungere fandonie su fandonie che non verrano mai rispettate.

Ora si vorrebbe aggiungere nelle scuole l'educazione all'affettivita, veramente qualcuno crede funzionerà? Questa nazione fa ridere proprio per questo, si indigna, lotta, ci prova ma poi getta la spugna e non cambia mai nulla, perchè a tutti gli altri si concede qualsiasi cosa mentre agli italiani anche solo pensare viene vietato. Vogliamo parlare di serietà?

Partiamo dal basso, facciamo in modo che i genitori possano fare i genitori, facciamo in modo che si possa insegnare ai propri figli la realtà della vita e non dare il futuro della nazione in mano agli assistenti sociali, a degli educatori che, molto spesso, all'interno delle loro famiglie falliscono miseramente.

Facciamo capire ai giovani che nella vita tutto può succedere, che il rifiuto di una donna oppure di un uomo non è la fine del mondo, anzi, traggano insegnamento da un rifiuto, capiscano che una coppia funziona solo se entrambi lo vogliono, capiscano entrambi che una donna oppure un uomo hanno gli stessi diritti e gli stessi sentimenti.

Non capirò mai perché in un paese, ormai alla fine politica e alla fine economica, non si riesca ad essere felici almeno noi, almeno il popolo, si dovrebbe vivere con la cognizione che la vita, che non è poi così lunga e che è una sola, è bello viverla con qualcuno accanto, qualcuno che stia con noi tutta la vita oppure anche solo una parte, ma che ci stia volontariamente. Noi italiani siamo brutta gente, facciamo dire agli altri, perche noi non lo siamo, perché io non lo sono.

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