Quando abbiamo iniziato ad abituarci alla guerra?
Quando siamo diventati tifosi dell’una o dell’altra parte, inneggiando al massacro del nemico come se fossimo in un grande videogioco in cui ci sentiamo i detentori del potere assoluto?
Quando abbiamo dimenticato che quelli che muoiono trucidati, fucilati, sgozzati, decapitati, non sono nemici o eroi, ma sono vittime di chi decide di sacrificare le loro vite per qualcosa che forse neanche sanno cosa sia?
Probabilmente, siamo diventati tutto questo dalla notte dei tempi. Quando l’uomo comune si è convinto di odiare qualcuno perché così gli è stato insegnato. Perché così doveva fare. E quando è stato mandato a uccidere sconosciuti, per motivi che condivideva o meno, ma non aveva importanza. Perché la sua opinione, non importava. Perché non importava nulla lui, o la sua vita. Allora, come ora.
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