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Manca poco

novaracapitale

Questo doveva essere l'articolo che parlava di Novara-Pro Patria, ma la partita è stata rinviata per i motivi che tutti sappiamo. Nonostante la lontananza con la società e con chi la rappresenta, niente ci impedisce, come Novara Capitale, di fare le condoglianze alla famiglia del direttore sportivo scomparso. Non lo conoscevamo personalmente, ma viene descritto come un ottimo professionista ed una brava persona; abbiamo perso una brava persona e questo dispiace tanto perché, al giorno d'oggi, le brave persone sono più uniche che rare.

Ma la partita rinviata dà l'occasione per parlare di cose attinenti a questo mondo, naturalmente di cose negative che fanno di tutto per distruggere quel poco di buono che c'è.

In primis, ma ne abbiamo già ampiamente discusso, l'aumento spropositato degli abbonamenti, episodio triste, reo di aver diminuito ancora di più le presenze allo stadio. Nonostante alcuni, fortunatamente pochissimi, siano d'accordo con questo crimine, il resto della popolazione novarese è delusa, arrabbiata ed offesa. Ma la cosa peggiore, ahimè, non è questa; sono uscite le date delle prossime partite, se aggiungiamo la Pro Patria che nonostante il rinvio era comunque di venerdì sera, nel solo girone di andata saranno 8 le partite infrasettimanali, danneggiando la parte ormai fragile di questo mondo. Da qualche anno, si fa a gara a chi massacra di più i tifosi e lo sport del popolo, così veniva definito il secolo scorso, ormai è diventato lo sport delle TV.

Siamo, penso, ad una svolta, ritengo che ci siano riusciti; le televisioni decidono, giustamente loro pagano e i presidenti ingordi, nonostante tutto, riescono a fallire per poi dare colpa alla poca partecipazione sugli spalti, dopo che loro, complici, concorrono al crollo delle presenze. Mi domando se, guardandosi allo specchio al mattino, non si vergognino di loro stessi, ma mi viene da pensare che, in bagno, specchi non ne abbiano più. Tante volte anch'io, nonostante sia sempre presente sugli spalti, mi domando cosa ci stiamo a fare visto che ci tocca accettare e subire quelle che io chiamo vessazioni. Mi dispiace ammettere di essere al limite, la curva, le curve servono ad educare al rispetto, ad insegnare a vivere, cose che la scuola e la famiglia hanno smesso da parecchio di insegnare. Tutti gli ignoranti tra stampa, televisioni e stato definiscono le curve violente e di cattivo esempio, al contrario io, che ci sono cresciuto, devo alla curva la maggior parte delle cose che ho imparato sulla vita; l'inclusione e l'uguaglianza che ci sono in quel mondo non si trovano da nessuna parte. La solitudine lì non esiste, eppure tutto questo non va bene, non bisogna essere un complottista per sapere che il tentativo di distruggere tutto è sistematico; la violenza delle forze dell'ordine non è un caso, ma non vi preoccupate, manca poco, ma non alla fine del tifo, quello è da parecchio che è scomparso, ma alla fine del calcio. Il bello è che i primi carnefici siamo noi, comprando pacchetti televisivi per partite che non ti danno nessuna emozione dal divano di casa. Ma sbaglio quando dico che manca poco, perché in realtà ormai è finita.

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