Un pareggio in trasferta può sempre andar bene nonostante l'avversario, un avversario per noi storico e parecchio motivato, purtroppo però un punto muove poco la classica e questa è la cosa che fa realmente paura. Al momento siamo quartultimi con un bel distacco da quella che ci precede, per chi non lo sapesse con un distacco consistente non sono certi neanche i playout, si va diretti in serie D. Noi siamo speranzosi, abbiamo una proprietà che apparentemente non sta a guardare e sta portando parecchi giocatori, per rivoluzionare così tanto l’organico vuol dire che eravamo parecchio disastrati; certo è che cambiare tanto senza il tempo di amalgamare il tutto può comunque essere un problema.
Nonostante il freddo, nonostante la distanza e la paura di una sconfitta, una quarantina di eroi erano comunque presenti nel settore ospiti, in uno stadio gestito con confusione dal personale addetto, neanche le forze dell'ordine sapevano bene dove fosse il settore ospiti; una volta capito come muoversi e dove indirizzarci, le solite estenuanti perquisizioni, praticamente gli aiuti al popolo palestinese fanno meno fatica ad entrare a Gaza, tutte queste complicazioni e lungaggini non fanno altro che far passare la voglia di andare allo stadio. Con molta fatica i nostri entrano e fanno quello che sanno fare meglio, cantare e incitare il Novara, premesso che, anche se la gente di Trento è simpatica come un livornese a Pisa, la città è veramente molto bella e pulita, la stessa Novara per quanto riguarda la pulizia dovrebbe solo imparare,
Ma a parte i convenevoli si gioca anche una partita, al terzo minuto passiamo in vantaggio, da un calcio d'angolo con un’azione piuttosto confusa Bonaccorsi la butta dentro; gol molto importante perché per una volta ci mette davanti, i minuti trascorrono e si registra un Novara parecchio sprecone ed un Trento inesistente; il primo tempo si chiude, senza altre azioni degne di nota, sul risultato di Trento 0 Novara 1.
Il secondo tempo continua sulla linea del primo, Novara subito in avanti alla ricerca del raddoppio, al 63° viene espulso l'allenatore del Trento per eccesso di “simpatia”, fuori lui cambia qualcosa, il Trento cambia marcia, comincia a spingere e alla seconda azione pericolosa passa; la difesa del nostro Novara, praticamente mai chiamata in causa, prende gol con un colpo di testa di Rada al 85° senza praticamente opposizione difensiva, evitando così la sconfitta alla sua squadra. Finisce la partita con un tiro fuori dall'area di Ngamba che spara alto; ci portiamo a casa un punto forse inutile ma di certo importante per il morale, sarebbe stato importante vincere ma, vista la situazione, con un punto alla volta si può arrivare ovunque. Rispetto al girone di andata si vede la luce, anche se il problema maggiore del Novara rimane costantemente la difesa, la davanti forse pochi ma gol ne facciamo, dietro invece ne prendiamo troppi e non va bene. Da sottolineare un altro problema, lo stadio vuoto di Trento ha dimostrato che questo calcio non interessa più, quei pochi che ancora ci credono vengono trattati nel peggiore dei modi facendo passare voglia ed entusiasmo; spesso viene data importanza al nulla, non si rendono conto che il bello di questo piccolo calcio sono i tifosi, tutto il resto viene dopo.
Domenica verrà da noi il Padova, secondo in classifica parecchio distante dal Mantova, naturalmente verranno qui per vincere, sarebbe bello farli tornare a casa tristi e infelici, ci aspettiamo parecchi tifosi ospiti, auspichiamo un Piola con qualche novarese in più; tutti assieme dobbiamo dare di più.
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