Una strana sensazione; quando eravamo ragazzini non vedevamo l'ora che
finisse la scuola, poi, dopo circa tre mesi di vacanza, stranamente tornava la voglia di quel postaccio. Il calcio rappresenta quel postaccio; il campionato scorso ci ha stremato, la paura di une debacle ci ha distrutto mentalmente a tal punto che, quando abbiamo spedito il Fiorenzuola al posto nostro in serie D, eravamo esausti e desiderosi di staccare la spina anelando, come non mai, alle vacanze. Ma poi, si sa, per chi vive in questo mondo la voglia torna; il calcio mercato, i calendari, le schifezze causate dagli interessi televisivi, ma il succo sta proprio li, comincia il campionato, prima partita in trasferta che è il posto più bello in assoluto. Non importa dove andiamo, l'importante è esserci per i colori della nostra citta'; penso che tutti ormai abbiano capito che, allo stadio, non ci vogliono e noi, per dispetto ci saremo sempre, orario e giorni non lavorativi permettendo. Ma si comincia ed ecco che ci ritroviamo a Salò, cittadina famosa non certo per il calcio, ma direi più nazista che fascista visto il turismo fatto quasi completamente di Tedeschi.
Ma, come sta diventando consuetudine, prima della partita un giro turistico che ci permette di ammirare un posto bellissimo, pulito e apparentemente nessuno che cerchi di derubarti; finita la scampagnata andiamo finalmente allo stadio.
Uno stadio piccolo ma giusto per questa popolazione, noi non siamo pochissimi, altri numeri rispetto al passato ma, al giorno d'oggi, se non sei una potenza del triveneto non sposti grandi masse, quindi, per quanto riguarda noi, numeri accettabili.
I bresciani, invece, presentano una tribuna bella piena e, stranamente per queste piazze, pure un discreto numero di "ultras" che, a tratti, sembrano pure essere minacciosi ed offensivi, in ogni caso non degni della minima considerazione.
Chissà perché ci considerano tra i più titolati del campionato, di certo non lo siamo proprio, non ancora almeno, al contrario loro, essendo appena retrocessi e giocando in casa, sono molto più
minacciosi di noi calcisticamente parlando.
La partita comincia con i lombardi avanti, spingono ma, fortunatamente non concludono nulla, al contrario noi al 25' con un tiro potente, Calcagni centra la traversa e spaventa i Salodiani.
Si va al riposo sullo 0 a 0, ma la ripresa vede il Novara sicuramente più convinto della prima parte, a tal punto che l'occasione d'oro ricapita ancora al Novara al 80°, Agyemang arriva in scivolata ad un metro dalla porta ma l'ottimo Rinaldi riesce ad evitare il gol.
La partita finisce con un pari, tutto sommato, giusto, due occasioni importanti per noi e loro che reclamano per due mancati rigori.
Dal mio punto di vista un ottimo punto che da morale in un campo considerato difficile; la squadra viene sotto il settore ospiti per i meritati applausi.
Terza gara tra campionato e coppa e questi ragazzi si sono sempre meritati gli applausi, mi domando se sono bravi loro oppure siamo noi che, dopo lo scorso anno, accettiamo tutto.
Lo scorso campionato ci vide alla prima ad Alessandria col medesimo risultato conclusivo di 0 a 0 con i grigi retrocessi e noi quasi, vedremo come andrà a finire.
Domenica prossima verrà da noi l'Atalanta 23, partita noiosa sugli spalti in quanto, essendo l'Atalanta 23 una squadra inesistente, non ha tifosi; in campo invece sarà una prova importante contro una squadra seria; forse è presto ma vedremo se qualche tifoso in più avrà voglia di vivere questo Novara sugli spalti. Soprassediamo sul costo del biglietto visto che abbiamo già parlato tanto ed alla fine vedremo chi avrà ragione, anche perché l'importante era tornare a casa, perché per noi ogni stadio é casa.
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