Ero poco più che un ragazzino e già frequentavo il nostro Comunale, come si chiamava una volta, prima che lo intitolassero ad un eroe non novarese. Di quegli anni ripenso alla C2, qualcuno la ricorderà con rabbia e tristezza, ma non io; è proprio in quegli anni che, a dispetto di tutti i novaresi, mi innamorai di un mondo che con il calcio onestamente non c'entrava molto. Tra le partite con squadre che si faticava anche solo a trovare sulla cartina, c'era una squadra che ricordo particolarmente e che probabilmente non esisterà neanche più. Quella domenica si giocava Novara Giorgione, vincemmo 1 a 0 su punizione, ma il dettaglio impresso nella mia memoria è che, quel giorno, in curva eravamo in 9. Solo 9 persone e poche altre decine sparse per i vari settori; sarà ma questo lunedì, quando sono entrato al mio vecchio Comunale e ho visto la desolazione, la mia mente è tornata a quel giorno di chissà quanti anni fa. Novara è una città difficile, molto difficile, soprattutto attira sempre personaggi che cercano di spremerla come un limone senza rendersi conto che non c'è più succo.
Io per primo ho sempre giustificato la città per gli spalti vuoti, siamo vicini a Milano, siamo vicini a Torino e addirittura Genova, ma i tifosi del Lecco che, premetto di odiare profondamente, ci hanno dato una lezione: quasi 400 il lunedì sera in trasferta, noi in serie A se togliamo Torino, Milano forse Roma eravamo sempre i soliti.
Contro il Lecco distinti, rettilineo e curva deserti, eccezione fatta per la tribuna centrale, gli amici degli amici non mancano mai.
I prezzi alti senza motivo ed una campagna acquisti inesistente stanno contribuendo alla desertificazione, ma la cosa peggiore è la rassegnazione della città.
Per fortuna, in tutto questo disfattismo, c'è quella, sempre più piccola, macchia in mezzo alla curva, vecchi ultras e giovani ultras insieme per dare forza ai nostri colori; sono loro la goccia nel deserto, siamo noi...
La squadra si sta adattando alla piattezza che si ritrova attorno, diciamo che l'arbitro ha fatto di tutto per far vincere il Lecco, senza riuscirci; la cosa mi rasserena, non siamo l'unica squadra scarsa del girone, un rigore legittimo non dato avrebbe potuto darci i primi tre punti. Troppe sviste da parte di chi deve dirigere la partita non sono mai un errore, per esperienza non credo mai alla buona fede; in ogni caso noi non la buttiamo dentro, già un po' che lo dico, davanti abbiamo gli stessi problemi dello scorso campionato. Sono convinto che basterebbe poco, basterebbe volerlo, ma qualcuno è impegnato a dare dei barboni ai novaresi che non hanno fatto l'abbonamento; venerdì si andrà a Busto contro la
Pro Patria, non sbaglierò se definisco anche loro squadraccia. Non dimentichiamoci che comandano le televisioni e certe partite il fine settimana sono vietate, ma con fatica la curva non mancherà di presenziare e sarà la solita goccia nel deserto.
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